THE EYE

Potrebbe essere l'occhio di un gatto, o di una tigre, con quell'iride smeraldina, intorno a una pupilla gialla come il sole in piena estate, che al centro diviene un nucleo di luce bianca, assoluta. Un'opera che si guarda con gli occhi e negli occhi, un punto d'incontro ideale e concreto ad un tempo fra lo sguardo dell'artista, che interpreta realtà e sogni e li imprime sulla tela, e lo sguardo dell'osservatore, libero di reinterpretare e vedere forse un occhio, ma anche una stella che irradia la sua luce, dal centro candido fino al verde che prelude al buio, oppure un percorso, un tunnel, in fondo al quale c'è finalmente la luce, la verità assoluta, definitiva. O ancora altri occhi, suggeriti dalle linee nere. Unicità e molteplicità. In fondo è questa l'essenza del trittico.